Google spiega perché i fattori semplici non sono segnali di ranking
Google ha sempre mantenuto un velo di mistero riguardo ai fattori che influenzano il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca. Tuttavia, John Mueller di Google ha recentemente confermato su LinkedIn che due caratteristiche di un sito web che potrebbero essere percepite come indicatori di qualità non sono effettivamente considerati fattori di posizionamento. […]
Google ha sempre mantenuto un velo di mistero riguardo ai fattori che influenzano il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca. Tuttavia, John Mueller di Google ha recentemente confermato su LinkedIn che due caratteristiche di un sito web che potrebbero essere percepite come indicatori di qualità non sono effettivamente considerati fattori di posizionamento. Questo suggerisce che altri indicatori di qualità potrebbero non essere rilevanti per il posizionamento di un sito web.
Le due caratteristiche di qualità del sito di cui parlava Mueller sono HTML valido e errori di battitura (comunemente riferiti a errori di ortografia). La sua osservazione è stata ispirata da un’analisi condotta su 200 home page dei siti web più popolari, che ha rivelato che solo lo 0,5% di esse presentava HTML valido. Questo significa che su 200 dei siti più popolari, solo una pagina era scritta con HTML valido.
Mueller ha sottolineato che un fattore di posizionamento come l’HTML valido sarebbe un obiettivo minimo, presumibilmente perché gli spammers possono facilmente creare modelli di pagine web che utilizzano HTML valido. Mueller ha fatto la stessa osservazione anche riguardo agli errori di battitura.
L’HTML valido significa che il codice sottostante una pagina web segue tutte le regole su come dovrebbe essere utilizzato l’HTML. Ciò che costituisce un HTML valido è definito dal W3C (World Wide Web Consortium), l’organismo internazionale che stabilisce gli standard per il web. La validità dell’HTML può essere verificata presso il servizio di convalida dell’HTML del W3C disponibile su validator.w3.org.
La domanda se l’HTML valido sia un fattore di posizionamento per Google Search è molto comune, poiché potrebbe essere considerato come una caratteristica di qualità. Mueller ha sottolineato che l’HTML valido è un obiettivo minimo per un fattore di posizionamento e ha raccomandato di verificare esplicitamente se Google dichiara che qualcosa è un fattore di posizionamento e, in caso contrario, considerare se è facile da raggiungere e quindi probabilmente non è un fattore di posizionamento.
Sebbene qualcosa possa essere relativamente facile da falsificare, ciò non significa che gli editori web e i proprietari di siti dovrebbero smettere di farlo. Se una pratica è buona per gli utenti e contribuisce a creare fiducia, è probabilmente una buona idea continuare a farla. Anche se qualcosa non è un fattore di posizionamento, ciò non ne sminuisce l’importanza. Sempre è una pratica valida nel lungo periodo continuare ad attività che aumentano la fiducia nel business o nei contenuti, indipendentemente dal fatto che siano o meno fattori di posizionamento.
In conclusione, i segnali di qualità che potenziano la fiducia e la soddisfazione degli utenti sono sempre importanti, anche se potrebbero non essere fattori di posizionamento per Google. È importante continuare a perseguire le pratiche che costruiscono una reputazione di alta qualità e utilità, poiché Google tiene conto dei segnali che gli utenti e altri siti web trasmettono per valutare la qualità e la rilevanza di un sito web.